Mary Stuart, regina di Scozia4 min di lettura

Ritratto di Mary Stuart (1558)

❝Sono passati quattrocentotrentaquattro anni da quando ho lasciato questo mondo per mano di un boia. Non so se oggi si parli ancora di me, se voi mi conosciate, però credo di aver lasciato la mia impronta nella storia della Scozia e dell’Inghilterra.

Dopo sei giorni dalla mia nascita, con la morte di mio padre, sono stata incoronata regina di Scozia. Nel mio paese la situazione non era delle migliori: il mio popolo non mi accettava perché ero una donna, una bambina e per di più cattolica; perciò mia madre mi ha promessa sposa al delfino di Francia per rafforzare il mio potere. La morte precoce di mio marito mi ha causato tanto dolore: infatti, nonostante il nostro matrimonio fosse stato combinato, ci siamo amati molto e non sono più riuscita a trovare qualcuno che potesse sostituirlo. Un’altra parte importante della mia permanenza in Francia è stata la regina-madre Caterina de’ Medici, che, con la sua personalità pragmatica, mi ha preparata ad affrontare il ritorno in Scozia.

Francesco II e Maria Stuarda, re e regina di Francia (1559)

Tornata nel mio paese all’età di diciannove anni, ero pronta a prendere le redini e governare per il bene della mia patria, ma ho dovuto affrontare molti ostacoli. Durante la mia assenza, la maggior parte del mio popolo è stata travolta dalle divergenze religiose che si stavano diffondendo in Europa, anche sollecitata da John Knox, predicatore presbiteriano che con i suoi sermoni anti-cattolici e misogini mi ha osteggiata in tutti i modi.

Per questa situazione sono stata costretta a cercare di nuovo marito, e mio cugino cattolico lord Darnley risultava essere il candidato più idoneo. In realtà, solo dopo il matrimonio si è mostrato per quello che era davvero: un uomo violento e assetato di potere tanto da voler usurpare il mio trono accusandomi di adulterio. Infatti, mentre portavo in grembo suo figlio, è arrivato ad uccidere brutalmente il mio consigliere, nonché mio unico e fedele amico Davide Rizzio, proprio davanti ai miei occhi. Tuttavia il fato ha voluto che Darnely fosse colpito da una malattia e che morisse vittima di una congiura, alla quale sono stata accusata di aver preso parte.

Assassinio di Davide Rizzio (1566)

Un altro problema era rappresentato dalla mia cugina protestante Elisabetta, sono certa che voi la conosciate come la regina della Golden Age inglese, che ha diviso il suo paese in due parti: chi la riteneva legittima erede al trono e chi, invece, voleva che fossi io a prendere il suo posto. Le nostre vite si sono intrecciate e hanno complicato l’una quella dell’altra: entrambe eravamo due donne sole al potere, circondate da uomini e da nemici pronti a tramare alle nostre spalle. Purtroppo io non sono riuscita a sostenere il peso delle circostanze e sono stata costretta ad abdicare e a cercare aiuto in Inghilterra, assicurando la vittoria ad Elisabetta. Infatti, una volta oltrepassato il confine sono stata arrestata, perché rappresentavo una minaccia per il regno inglese.

Dopo un lungo processo e vent’anni di prigionia, sono stata condannata a morte dal governo inglese. Ma sono sollevata dal fatto che Elisabetta abbia permesso al  mio caro figlio Giacomo, che non ho più rivisto dopo l’arresto, di unificare la corona inglese e scozzese, ponendo fine al conflitto che ci ha messe l’una contro l’altra. Questa è stata la mia vita, alcuni direbbero sfortunata per essere andata incontro ad un destino avverso, ma spero di essere ricordata oggi semplicemente come Mary Stuart.❞

La vicenda della regina di Scozia, è raccontata nella celebre serie Reign, nel film candidato agli oscar, Mary Queen of Scots e nella tragedia di Schiller Mary Stuart. Queste sono alcune delle numerose trasposizioni della vita della regina.  

Mary Queen of Scots di Josie Rourke (2018)

Potrebbero interessarti anche...

Lascia un commento