Non si scherza con il sole!5 min di lettura

Dal momento che si sta avvicinando l’estate, bisogna iniziare a pensare non solo alla prova costume ma anche alla nostra salute e capire come proteggere la nostra pelle dagli effetti dannosi del sole. In giro per il web circolano molte fake news sulle creme solari che non hanno alcun fondamento scientifico. Per poter scrivere questo articolo ho preso ispirazione da un libro di Beatrice Mautino, “Il trucco c’è e si vede”, che vi consiglierei se siete interessati ai cosmetici in generale dal punto di vista chimico e scientifico.

Ma torniamo a noi. Quali sono gli effetti del sole sulla pelle?

Innanzitutto possiamo differenziare tre tipi di raggi Uv: Uva, Uvb e Uvc. Questi ultimi non raggiungono la superficie terrestre grazie all’atmosfera. Gli Uvb sono quelli che, per la maggior parte vengono schermati dalla nostra atmosfera, ma che provocano le scottature e sono quelli da cui generalmente proteggono le creme solari. Gli Uva costituiscono il 90% dei raggi Uv e sono quelli più “subdoli” perché non causano scottature, ma penetrano negli strati più profondi della pelle e causano invecchiamento, rughe, disidratazione e macchie cutanee. 

Ma come agiscono i raggi Uv? 

Gli Uvb, agiscono sulla melanina, degradandola e favorendone una produzione sempre maggiore che costituirà una barriera protettiva. Gli Uva favoriscono il rilascio di radicali liberi che danneggiano la membrana cellulare penetrando nella cellula, dove si legano al DNA alterandolo. Questo processo attiva una catena di reazioni che porta le cellule alla morte. Ciò favorirà la produzione di melanina da parte dei melanociti, che andrà a proteggere la zona danneggiata da futuri attacchi creando uno scudo e donandoci l’effetto abbronzato. La pelle, quindi, si scurisce ma a macchie, e se viene continuamente sottoposta all’azione dei raggi Uv i melanociti possono trasformarsi e causare il melanoma, tumore della pelle molto grave. 

Come prevenire questi effetti?

Sicuramente una prevenzione è l’utilizzo di creme solari, ma tutto l’anno, non solo d’estate! Infatti in estate sono molto potenti i raggi Uvb, ma durante tutto l’anno agiscono sulla nostra pelle i raggi Uva.

Come scegliere le creme solari?

Per scegliere una crema solare bisogna tenere conto dell’Spf (fattore di protezione solare). Molti sostengono che esso dipenda dal tempo di azione della crema (ad esempio Spf 4 permette di stare al sole una quantità di tempo 4 volte maggiore di quello normalmente previsto per non scottarsi), ma ciò non è assolutamente vero. Per determinare l’Spf delle creme si effettuano diversi test su circa 20 persone. Cercherò di renderlo il più semplice possibile: si applica la crema solo su una piccola zona della schiena e vengono “sparati” raggi Uv (quantità variabile in base al colore di pelle) sulla parte di pelle senza crema, successivamente sulla pelle con la crema aumentando la quantità di raggi. Il giorno seguente si vedono gli effetti e si fa una semplice divisione per determinare l’Spf: dose minima di raggi Uv necessari per causare un eritema sulla pelle protetta (MEDp) diviso la quantità di raggi Uv necessari per causare un eritema sulla pelle non protetta MEDu). → Spf = MEDp/MEDu. Se prendiamo la fake news prima esposta: se noi ci scottiamo dopo 20 minuti di esposizione al sole,  una crema con un Spf 50 ci proteggerebbe per 1000 minuti che sono circa 16 ore. Ma, in realtà, tendiamo a scottarci lo stesso se non spalmiamo la crema ogni due ore circa.

Dobbiamo tener conto del fatto che durante la giornata l’intensità dei raggi Uv varia, ed aumenta a mezzogiorno. E, in una giornata al mare, sudiamo, ci muoviamo, ci sfreghiamo sull’asciugamano e inoltre la crema viene assorbita o evapora, e di conseguenza non possiamo pensare che, se applichiamo la crema la mattina saremo protetti per tutta la giornata. Per scegliere la giusta crema solare dobbiamo tener conto della nostra carnagione ( e fototipo) e distinguere, protezione bassa, l’Spf che va da 6 a 10, media che va da 15 a 25, alta da 30 a 50 e molto alta 50+.

Con UVI si intende il livello di radiazione ultravioletta solare che raggiunge la superficie terrestre in una certa area.

Ma bisogna anche evidenziare che le creme solari non sono in grado di proteggerci completamente, innanzitutto perchè con Spf si intende la protezione nei confronti dei raggi Uvb, ma come ci proteggiamo dagli Uva? Bisogna fare attenzione alle etichette e vedere se viene indicato un filtro Uva-pf, che però risulta ⅓ di quello indicato sulla confezione. 

Arrivati a questo punto, pensate di poter andare tranquillamente a mare? Eh no! c’è un’altra questione da analizzare: la quantità di crema necessaria da applicare. La quantità consigliata in seguito ai test effettuati è di 2 milligrammi per ogni centimetro quadrato. Ad esempio una persona di media statura, di circa sessanta chili, con 1,5 metri quadrati di pelle deve applicare 30 g di crema, quindi un flacone di 150 g basterà per 5 applicazioni. Ma secondo alcuni studi noi applichiamo circa la metà della quantità necessaria, riducendo la protezione della crema. Applicando la metà della quantità consigliata di un Spf 30, non otteniamo una protezione pari alla metà (15), ma pari a radical 30, quindi circa 5. 

È finita qui? Non ancora! Ogni quanto tempo bisogna applicare la crema?

L’ideale sarebbe 30-15 minuti prima di uscire di casa, e poi riapplicarla appena arrivati in spiaggia,e successivamente riapplicarla ogni due ore o ogni volta che si esce dall’acqua.

Per concludere, quindi, la crema solare non è un rimedio contro i tumori della pelle, l’invecchiamento e le rughe, ma possono prevenirne la comparsa. Inoltre ricordate di non applicare la crema solare solo quando si va a mare, ma tutto l’anno!

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